settembre 2019
ALLENAMENTI DI
MODERN NORDIC WALKING
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Dal 16 settembre 2019
YOGA
GINNASTICA POSTURALE
SPIRAL STABILIZATION SYSTEM - allena la tua schiena
dal lunedì al sabato
presso lo Studio SensOrizzonte
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Condizioni meteo sfavorevoli e paura degli agenti atmosferici dissuadono dal praticare l’attività motoria all’aperto durante la stagione fredda. Non occorre però rinunciare alla propria seduta di allenamento, basta equipaggiarsi adeguatamente e conoscere alcuni accorgimenti per affrontarla al meglio.
Il freddo invernale rallenta e impigrisce, dato che il piacere di stare all’aria aperta dipende dalla temperatura mite e dalla assenza di precipitazioni. La donna e l’uomo contemporanei, anziché bruciare in inverno le loro riserve di grasso come mamma orsa e i suoi cuccioli, accumulano chili di troppo proprio in inverno. È un eccesso che non riescono a smaltire nella bella stagione successiva, con un effetto di accumulo nel tempo.
Casi clinici
Secondo uno studio internazionale che analizza la stagionalità dei fattori di rischio cardiovascolari su un campione di 230.000 partecipanti in 15 paesi del mondo d’inverno aumenta la pressione, il colesterolo, il peso corporeo e il giro vita. Il tutto per l’effetto combinato di una riduzione dell’attività fisica e di un aumento della quantità di cibo assunto.
Per quanto riguarda la popolazione in sovrappeso e obesa, uno studio statunitense condotto dal’Università del Massachusetts ha seguito oltre 500 adulti per quattro trimestri consecutivi, misurando peso corporeo, abitudini dietetiche e livelli di attività fisica in due giorni lavorativi e in uno del fine settimana. L’introito calorico cresce di 86 Kcal (una pietanza in più al giorno) nei mesi più rigidi. Nella dieta i carboidrati cedono il passo ai grassi totali e saturi e il peso corporeo raggiunge il picco in inverno (in media, un paio di chili in più) e i livelli di attività motoria risultano minimi in inverno e massimi in estate.
Purtroppo anche chi dovrebbe considerare l’attività fisica come un farmaco naturale, come i soggetti diabetici, nei mesi invernali tendono a perdere continuità. In Canada è stato preso in considerazione il comportamento di persone con diabete di tipo 2 in funzione delle stagioni. Si osserva una relazione inversamente proporzionale tra numero di passi contati dal pedometro (sedentarietà in autunno-inverno, movimento moderato in primavera-estate) e aumento della pressione sistolica (circa 4 mmHg).
Cosa fare?
Cerchiamo di capire quali sono gli accorgimenti da adottare quando non abbiamo voglia di mettere il naso fuori di casa.
Le linee guida del Ministero della Salute consigliano ai cittadini di tutelare il proprio benessere facendo attenzione, per esempio, sia ai sistemi di riscaldamento che agli sbalzi di temperatura nel passaggio da un ambiente a un altro. Sull’esercizio fisico invece le raccomandazioni sono piuttosto generiche e si limitano a sconsigliare la pratica dell’attività outdoor nei giorni di gelo.
La Sardegna offre un clima mite quasi tutto l’anno e raramente dobbiamo confrontarci con temperature basse, pioggia intensa e neve. Le temperature alle nostre latitudini e altitudini non ostacolano la pratica della attività motoria abituale, ma dobbiamo necessariamente tenere conto del nostro stato di salute prima di iniziare a praticare una qualsiasi attività sportiva. Per rimanere in forma e fare movimento in modo adeguato è importante conoscere alcuni accorgimenti che, oltre ai meccanismi fisiologici naturali innescati dal nostro organismo, consentono di proteggerci dalle basse temperature e dai loro effetti sulla salute.
La reazione del corpo umano al freddo
Se esposto al freddo il nostro corpo reagisce cercando di evitare la perdita di calore: grazie a un processo di vasocostrizione periferica riduce l’afflusso di sangue nei tessuti superficiali, preservando un’adeguata temperatura interna. Quindi, anche durante un allenamento all’aperto in presenza di un clima rigido, la produzione di calore sviluppata con l’esercizio fisico è più che sufficiente per mantenere normale la temperatura corporea.
Anzi, il nostro organismo durante l’esercizio fisico si surriscalda e ha bisogno di disperdere calore. Un’attività intensa ne aumenta la produzione interna di 10-15 volte, mentre un calo della temperatura esterna di una decina di gradi raddoppia soltanto la perdita di calore del corpo. Per questo è molto difficile che il nostro organismo si raffreddi troppo durante uno sforzo prolungato, purché sia continuativo.
Il rischio che si corre spesso è quello di coprirsi troppo prima di iniziare l’allenamento, basandosi sulla sensazione termica avvertita a riposo. Così facendo si suderà di più e saremo costretti a tenere addosso gli abiti umidi, oppure sentiremo l’esigenza di scoprirci o di fermarci, incorrendo così in un pericolo effettivo di raffreddamento. Per una corretta attività fisica all’aperto anche d’inverno occorre usare le giuste attrezzature e indossare un abbigliamento adeguato, allo stesso tempo leggero, caldo e traspirante.
Consigli pratici
La migliore guida alla scelta degli indumenti è l'esperienza personale, tuttavia alcune indicazioni di buon senso possono essere utili a chi affronta i suoi primi allenamenti invernali all'aria aperta.
La soluzione è vestirsi a strati, così da alleggerirsi e rivestirsi agevolmente nelle diverse fasi dell'allenamento (riscaldamento, condizionamento, defaticamento), e con indumenti comodi, che se troppo stretti potrebbero ostacolare la circolazione sanguigna. Meglio indossare capi tecnici, in commercio se ne trovano per ogni esigenza.
Nella scelta dell'abbigliamento si deve tenere conto delle condizioni meteorologiche (temperatura, vento, umidità, precipitazioni), delle differenze individuali di tolleranza al freddo (dipendenti da sesso, età, dimensioni e struttura corporea) e dell'intensità dell'allenamento.
Un primo strato, quello a contatto con la pelle, deve essere traspirante per poter allontanare rapidamente l'umidità dal corpo. In questo caso i materiali tecnici sono una buona scelta. È invece da evitare il cotone, tessuto che rimane bagnato a lungo continuando a sottrarre calore al corpo.
Come secondo strato si può indossare un pile o una felpa termica, mentre il terzo strato, quello esterno, deve essere una giacca antivento impermeabile. Per quanto esistano in commercio tessuti traspiranti, la giacca non facilita la circolazione dell’aria, meglio quindi indossare giacche con apposite prese d’aria oppure regolarne l’apertura e la chiusura.
Gran parte del calore corporeo viene disperso attraverso la testa, quindi via libera a berretto o fascia, ma anche a guanti e calze termiche per proteggere mani e piedi.
Infine è bene ricordare che anche con il freddo è necessario mantenere il corpo idratato, bevendo frequentemente piccole quantità di acqua prima, durante e dopo l'esercizio fisico.
Un’attività perfetta per chi ama camminare tra i sentieri e i percorsi di campagna è il nordic walking, esercizio fisico globale che, grazie all’uso dei bastoncini specifici, garantisce maggiore stabilità in caso di condizioni climatiche critiche o in presenza di terreno fangoso e scivoloso.
Silvia Talana - Asd SensOrizzonte
Scopo dell’associazione è la pratica dell’attività sportiva dilettantistica e la sua diffusione sociale, con particolare riferimento alla pratica del nordic walking, dello yoga, dell’escursionismo a piedi e col servizio di formazione e consulenza sportiva per i soci ... (art. 2 dello Statuto). Registrazione all'Agenzia delle Entrate di Cagliari 2 del 28 giugno 2012 - Codice fiscale 92191550927 - P.IVA 03503510921 - Affiliata CSAIn - Iscrizione al Registro delle Società Sportive del CONI n. 183844
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